Perché FRAMES?
Dal lancio del programma Erasmus nel 1987, milioni di studenti hanno trascorso un periodo di studio in università all’estero, e la generazione Erasmus è diventata il simbolo di un nuovo modo per comprendere l’istruzione universitaria, arricchita dalla dimensione internazionale e interculturale. Tuttavia, ci sono ancora molti studenti che non possono prendere parte a scambi di mobilità fisica per varie ragioni (ad es. economiche, personali, di salute, di lavoro, etc.), e che rischiano di perdere l’opportunità di vivere un’esperienza internazionale e interculturale durante la loro carriera universitaria. Inoltre, nel 2020, la pandemia da COVID-19 ha repentinamente arrestato i flussi di mobilità e ha bloccato migliaia di studenti – in Europa e nel mondo – che all’improvviso si sono ritrovati ad affrontare ostacoli inaspettati, relativamente alla loro esperienza di studio all’estero.
Nonostante l’emergenza legata a questa tipologia di studenti sia passata, il prossimo futuro appare ancora estremamente incerto e complesso. Allo stesso tempo, la situazione attuale offre un’opportunità unica per ridefinire la mobilità degli studenti in modo innovativo, sia riguardo l’uso della tecnologia digitale per integrare ed arricchire la mobilità tradizionale, sia per elaborare schemi di mobilità più inclusivi e resilienti e centrati sui bisogni degli studenti alla ricerca di una dimensione globale per la loro istruzione, che può aiutare ad acquisire soft skills fondamentali come la comunicazione interculturale, il lavoro di squadra, l’alfabetizzazione digitale e il pensiero critico. Tutto ciò può essere realizzato introducendo la mobilità blended, che può integrare periodi di mobilità più brevi con esperienze di Virtual Exchange.